Il whistleblower, introdotto nell’ordinamento italiano con la n. 190/2012, è la persona che segnala, salvaguardando così l’interesse pubblico, una condotta illecita di cui è venuta a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro.
IlD.Lgs. n. 24/2023, entrato in vigore il 30 marzo 2023, le cui disposizioni hanno effetto a decorrere dal 15 luglio 2023, ha dato attuazione alla Direttiva UE n. 1937/2019. Il D.Lgs. n. 24/2023 ha abrogato e modificato la normativa previgente, disciplinando con un unico provvedimento il regime di protezione dei soggetti che segnalano condotte illecite in violazione di disposizioni europee e nazionali.
- WBIT-Modello-di-informativa-privacy-tra-ente-e-segnalanti
- Procedura gestione segnalazioni
- Determina_n_34_2024_Approvazione procedura gestione segnalazioni
CANALE DI SEGNALAZIONI INTERNO
Il canale di segnalazione interno messo a disposizione utilizza un protocollo di crittografia che garantisce una rafforzata tutela della riservatezza dell’identità del segnalante, della persona coinvolta o comunque menzionata nella segnalazione, del contenuto della segnalazione e della documentazione allegata.
La gestione del canale di segnalazione è affidato al Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT).
Altre modalità per segnalare
Segnalazioni in forma orale:
- Linea telefonica con il RPCT
- Incontro diretto con il RPCT
Segnalazioni in forma scritta
- comunicazione a mezzo servizio postale o tramite posta interna, inserendo la documentazione cartacea in doppia busta chiusa, in modo da tenere separati i dati identificativi della persona segnalante dalla segnalazione. La comunicazione va inviata al protocollo generale, che la trasmetterà al RPCT
Segnalazioni esterne all’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione): www.anticorruzione.it/-/whistleblowing
E’ possibile effettuare segnalazioni all’ANAC nei seguenti casi:
- la persona segnalante ha già effettuato una segnalazione interna e la stessa non ha avuto seguito
- la persona segnalante ha fondati motivi di ritenere che, se effettuasse una segnalazione interna, alla stessa non sarebbe dato efficace seguito ovvero che la stessa segnalazione possa determinare rischio di ritorsione
- la persona segnalante ha fondato motivo di ritenere che la violazione possa costituire un pericolo imminente o palese per il pubblico interesse
Pagina aggiornata il 07/05/2024